VENERDI' SANTO MATTINA - Processione mattutina della Madonna Addolorata

Il Venerdì Santo mattina si svolge la processione mattutina della Madonna Addolorata.
La processione parte dalla Chiesa Madre (Chiesa parrocchiale di Maria SS. Assunta) con la statua di S. Giovanni (portata "Fratelli della Chiesa Madre") e seguita da un penitente che per voto interpreta Gesù: un uomo scalzo, vestito di una tunica rossa, con una lunga parrucca che nasconde il suo volto e una corona di spine di rovo sulla testa sempre bassa, che trascina la croce condotto per le vie del paese da un altro fedele con una corda che gli cinge la vita. L'identità del penitente rimane sempre segreta e poiché solo i piedi rimangono in vista, questa parte del corpo viene molto osservata dai compaesani al fine di riuscire a capirne l'identità o almeno il sesso.
Quando il corteo giunge alla Chiesa dell'ex Convento dei Domenicani (Chiesa dell'Annunziata), S. Giovanni ed il fedele che interpreta Cristo con la croce vi entrano e ne escono poco dopo, seguiti questa volta dalla statua dell'Addolorata (portata dai "Fratelli del Convento").
Dopo un lungo giro per le vie del paese i due simulacri entrano nella Chiesa Madre per rendere omaggio al Cristo Morto, una statua di Gesù crocifisso, rimossa dalla sua abituale collocazione in chiesa,  che grazie alle braccia snodabili viene adagiata su una bara.
Questa un tempo veniva anche ricoperta dai petali delle camelie, raccolte nel giardino della villa della famiglia Oliva, che venivano conservati gelosamente per l'occasione. Al ritorno della processione i petali benedetti venivano divisi tra i fedeli.

I confratelli che partecipano alla processione portano sul capo una corona di spine di asparago che a volte viene sostituito dal rovo per accrescere il sacrificio.
Il percorso della processione, che si svolge con lentezza, è accompagnato dal suono delle marce funebri eseguite dalla banda del paese.
Un tempo i bambini seguivano la processione suonando i "carìci", strumenti di legno da loro stessi costruiti, e portavano gli strumenti della crocifissione.
Questi giorni venivano un tempo introdotti dal "Passio", per quattro ore consecutive venivano letti i testi sacri che raccontano la passione di Cristo. La lettura avveniva ad opera di più sacerdoti, sistemati in punti diversi della chiesa, nel pulpito (pruffito), sull'altare maggiore e sugli altari minori, ognuno di loro interpretava un personaggio, creando un'atmosfera molto suggestiva. Man mano che la lettura proseguiva il crocefisso, prima completamente coperto da un drappo, veniva scoperto.


- Testo a cura del dott. Francesco Stanzione, sulla base di informazioni tratte dal web.