GIOVEDI' SANTO - I "Sipurchi"

Dal Giovedì al Sabato della Settimana Santa si celebrano i giorni della Passione di Cristo con rappresentazioni simboliche degli avvenimenti dei suoi ultimi giorni di vita.
Il Giovedì Santo è il giorno dell'Ultima Cena; il pomeriggio nella Chiesa Madre il parroco lava i piedi a dodici fedeli, un tempo dodici bambini, con acqua benedetta. Dopo il lavaggio asciuga e bacia loro i piedi in atto di umiltà.
La S. Messa dell'Ultima Cena, detta "In Coena Domini", comincia con il suono delle campane, ma alla fine, in segno di lutto il suono delle campane viene sostituito con quello di uno strumento chiamato "tocca".
Alla fine della S. Messa in chiesa tutti gli altari vengono liberati degli ornamenti in segno di lutto, e vengono allestiti i "Sipurchi" (Sepolcri) che, nella stessa serata o la mattina seguente, vengono visitati dai devoti che vi sostano in preghiera. Si tratta di uno spazio della chiesa che viene ornato con vasi con grano germogliato al buio.
La notte tra il Giovedì e il Venerdì Santo era tradizione, a San Giorgio Morgeto, visitare tutte le chiese del paese, sostandovi in preghiera prima di giungere entro la mezzanotte nel luogo presso il Castello detto "il Calvario", dove si erge un crocifisso al quale i fedeli rivolgevano le loro ultime preghiere.

(2024)
(2017)

- Testo a cura del dott. Francesco Stanzione, sulla base di informazioni tratte dal web.